Letti&Masticati: “L’ultimo soldato di Mussolini”

Di Andrea Frediani
Newton Compton Editore

Trama

1970: Flavia, giovane donna, riordinando oggetti del passato appartenuti al padre defunto, di cui ricorda un rapporto difficile influenzato dal rancore della madre verso l’uomo, cambierà idea su di lui, grazie anche al racconto di un caro amico del padre che ha assistito alla sua morte.

Il padre di Flavia, Ulisse Savino, è stato un fervente seguace del Regime e l’8 settembre, quando Badoglio firma l’armistizio, deve decidere da quale parte schierarsi: con i nazisti o con la Resistenza.

Rientrato a Roma, si troverà coinvolto nella guerriglia scoppiata nella città che rende la capitale un campo di battaglia.

Ulisse amareggiato sia dal pessimo rapporto con la figlia, con cui ha cercato di ristabilire una relazione, sia dalla ingarbugliata situazione politica, sta per suicidarsi ma dalla radio accesa sente la voce del Duce che esorta la popolazione ad eliminare i traditori ricostituendo la milizia fascista.

Ora Ulisse sa quale è la sua missione: servire la Patria e redimersi agli occhi della figlia combattendo per un ideale in cui crede.

Si arruola pertanto nella legione Tagliamento, sperando di combattere in prima linea a fianco dei tedeschi.

Invece il compito della legione è quella di stanare i partigiani, i fiancheggiatori ed i disertori.

Passando di rappresaglia in rappresaglia inizierà a dubitare di ciò che sta facendo, soprattutto considerando che in questo modo sua figlia non lo considererà certamente un eroe.

Dopo ben cinque giorni di rastrellamenti non se la sente proprio di festeggiare coi camerati.

“ Non gli pareva che ci fosse nulla da festeggiare; piuttosto c’era da celebrare un funerale: quello delle loro illusioni e speranze, e ancor più, della loro umanità”.

Giustiziare esseri umani a freddo, prendersela con inermi civili col solo sospetto di aver aiutato i partigiani e non provare rimorso non è una cosa di cui andare fiero.

Ulisse decide allora di disertare e di unirsi ai Partigiani sperando in questo modo di riscattare la sua immagine agli occhi della figlia.

Commento

È’ un libro bellissimo, con una scrittura avvincente: uno spaccato di storia raccontato dal protagonista, molto fedele agli avvenimento storici.

La legione Tagliamento in cui Ulisse si arruola ha effettivamente avuto un ruolo molto attivo nella zona del Monte Grappa, mietendo circa 500 vittime tra rastrellamenti e invii nei campi di concentramento.

Questo romanzo ci mostra quanto durante la guerra sia facile abbandonarsi alla violenza e come sia molto esile il confine tra buono e cattivo.

“ Ma se durante la guerra aveva imparato che non tutte le persone cattive avevano scelto la parte sbagliata e quelle buone quella giusta, adesso aveva anche la conferma che un conflitto come quello, lontano dal fronte dove il nemico, spesso, non aveva volto, aveva finito per corrompere tutti”.

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