“IL RIFUGIO” di W.P. Young – BUR Rizzoli
Trama: La prima parte del libro sembrerebbe un giallo con una bambina scomparsa, un assassinio ed un padre inconsolabile. Ma leggendo la copertina si capisce che non è così.
“ Mack è un uomo alla deriva, sconvolto dalla perdita di una figlia. Un giorno trova tra la posta un biglietto misterioso: qualcuno che si firma Pa, nomignolo con cui la moglie si rivolge a Dio, lo invita a recarsi al “rifugio”, il luogo in cui la piccola Missy ha trovato la morte, uccisa da un maniaco. Mack è chiamato a fare i conti con un passato che non lo abbandona e con quella sofferenza che ha silenziosamente scavato un solco tra lui e Dio. Con il ritmo di un thriller e la magia di una favola, “Il rifugio” commuove e incanta, e insegna che il dolore è spesso una strada per arrivare a se stessi.
Dio in questo libro è la Trinità: Pa, Dio Padre, è una donna afroamericana, governante e ottima cuoca a cui piace farsi chiamare Elousia, Sorayu è lo Spirito Santo dai tratti asiatici e custode dei giardini, infine c’è Gesù raffigurato come un uomo mediorientale vestito da operaio.
I tre accompagneranno Mack in un viaggio di crescita per riavvicinarlo a Dio, per salvarlo dalla Grande Tristezza che lo attanaglia e liberarlo dalla rabbia che prova per Dio.
Sarà un percorso utile anche per imparare a smettere di giudicare e incominciare a perdonare e a vivere nuovamente.
Mack ritiene Dio responsabile della morte della figlia, Egli non ha fatto nulla per impedirlo.
In un colloquio con Mack, Sorayu dice: “ Non è questo di cui ti lamenti? Che Dio ti ha deluso, che ha abbandonato Missy? Che prima della Creazione Dio sapeva che Missy un giorno sarebbe stata uccisa, ma ha creato il mondo lo stesso? E che poi ha permesso che quell’anima empia te la strappasse dalle braccia amorevoli, anche se aveva il potere di impedirglielo? Non è forse di Dio la colpa, Mackenzie?”…Mack fissava il pavimento. Alla fine lo disse, più forte di quanto avrebbe voluto, puntandole un dito contro: “Sì, è colpa di Dio!”
Commento:-La domanda che si pone Mack è la domanda che ci facciamo un po’ tutti: –Perchè? Perché lei e non qualcun altro che se lo meritava?!
Young ci conduce in un viaggio di redenzione e perdono, alla ricerca di risposte alle domande che da sempre gli uomini si pongono, soprattutto quella volta a capire il disegno di Dio e il suo amore di fronte alla morte di una bambina innocente.
La storia di Mack è la storia di tutti noi di come affrontiamo le difficoltà, soprattutto il dolore.
Il “disegno” di Dio non sempre coincide con le nostre aspettative e per comprenderlo dobbiamo uscire dal nostro ristretto e personale campo visivo.
È un romanzo, non un saggio teologico, che però offre spunti di riflessione.
Stile:-Young tratta, come già altri autori, il tema del dialogo con Dio, ma l’averlo inserito in una storia rende il libroscorrevole e affascinante senza togliere profondità ai temi trattati. L’autore sa muovere nel lettore sentimenti come tristezza, commozione e gioia con uno stile semplice e con uno sfondo di suspance.
È un libro che consiglio a credenti e non, che aiuta a comprendere la visione della vita cristiana e a riscoprire i valori della fede.
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