Affori, costituita canonicamente come parrocchia nel 1454, fu affidata alla Santa Martire Giustina con festa liturgica al 26 Settembre e solennità popolare alla IV domenica dello stesso mese. Così, da ben 568 ininterrotti anni, il popolo afforese onora la sua Patrona con devozione e gioia. Giorno della Patrona, Festa della Patrona, Patronale, Festa d’Affori, Festa della Comunità, ma per secoli quella domenica segna un appuntamento da inserire di diritto e per tradizione nella vita e nella storia del nostro paese, ora quartiere di metropoli. Molto interessante la lettura dei documenti d’epoca dai quali, anche tra le espressioni semplici, talvolta dialettali, traspare quanto stesse a cuore ai nostri antenati “la festa” che per gli afforesi era considerata l’inizio del nuovo anno non solo liturgico ma anche sotto il profilo agricolo, coronato dalla vendemmia nei vari vignoli della zona, festeggiata nei vecchi cortili del paese. “ A Santa Giustina el vin in cantina” è detto tutto in poche parole: corpo e spirito in gioia con tutto il popolo afforese. In occasione di questa 568ma festa scopriamo la nostra Patrona presentata tramite immagini nella nostra parrocchiale.
Premetto un cenno al passato: già in una nota di fine ‘600 relativa alle SS. Reliquie presenti in parrocchia si legge esservene una appartenente a S. Giustina. Ma la più importante è quella contenuta nel prezioso reliquiario argenteo che ancora oggi viene esposta durante la Patronale. Donata al parroco don Giovanni Maria Guidetti il 12 Maggio 1726 contiene “frammento osseo estratto dal corpo di S. Giustina su mandato di Papa Innocenzo XII”. In un documento si attesta che il reliquiario risale alla fine del ‘600.
Fra le carte d’archivio ho trovato un logo spesso stampato sui documenti della parrocchia già dai primi dell’800.Tra le varie suppellettili trasferite dall’antica parrocchiale alla nuova spiccava un bellissimo dipinto (ora introvabile) raffigurante S. Giustina, opera del nostro concittadino e celebre pittore Giuseppe Molteni. Prima del bombardamento del 10 Settembre 1944 che danneggiò seriamente anche la parrocchiale l’unica immagine di S. Giustina era nell’affresco con la Santa in gloria sul soffitto dell’altare maggiore. Fu nel periodo della ricostruzione che il parroco don Luigi Tognola affidò al pittore Carlo Cocquio di Viggiù alcuni affreschi che presentassero il processo ed il martirio della Santa (pareti dell’abside – 1945), la Patrona fra i Santi nell’affresco del semicatino ed il meraviglioso cielo della cupola con la Santa in gloria fra uno stuolo di angeli (1948).
Nella lunetta sulla facciata della parrocchiale, con Cristo Re e S. Ambrogio, figura la nostra Patrona con lo sguardo rivolto al quartiere in segno di protezione. Sull’altare maggiore, al lato del Vangelo, oggi una artistica scultura in bronzo, egregia opera dello scultore Pier Luigi Cestari ( 2011) ci mostra una giovane donna, di nobile casato, testimone di Cristo col sacrificio del martirio: la nostra Patrona Giustina! S. Reliquia, logo, quadro, statua, affreschi, scultura: tutto può servire a ricordarci la nostra Santa, ma soprattutto la fede, la devozione e la tradizione ultrasecolari del popolo afforese la possono conservare nel nostro cuore, sempre! E che sia una speciale Festa per la nostra Comunità anche quest’anno !
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